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KOINE':TEATRO SOSTENIBILE
CARLO INFANTE-URBAN EXPERIENCE#SOFT SCIENCE
MACRO
Museo d'arte contemporanea
Roma


7 maggio 2019-MACRO-stanza delle parole
Nel corso del convegno svoltosi al museo d'arte contemporanea(Macro),per il progetto soft-science a cura di Carlo
Infante,si è parlato agli spettatori,fra i vari argomenti,del teatro sostenibile Koinè.
Koinè teatro sostenibile è formato da un gruppo di artisti coordinati per quasi 40 anni
da Silvio Panini(recentemente scomparso),che collaborano alla realizzazione
di spettacoli e progetti speciali.
Si tratta di eventi che si strutturano scenicamente intorno alle peculiarità storiche, linguistiche e morfologiche dei luoghi prescelti per la rappresentazione. Tali iniziative nascono con lo scopo specifico di trasformare, amplificare e moltiplicare le destinazioni d’uso di tali luoghi, nel rispetto delle loro caratteristiche e nell'incontro con chi abita e frequenta abitualmente tali aree.La Compagnia teatrale Koinè ha deciso di caratterizzare il proprio lavoro agendo al di fuori degli spazi omologati dei teatri. Ciò che viene normalmente rappresentato non è un evento esterno trasferito in contesto insolito, ma il territorio stesso in cui si agisce, con la sua comunità, la sua storia e le sue caratteristiche, utilizzando il linguaggio specifico e le professionalità del teatro.
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Dall’anno della sua fondazione (1999), Koiné ha prodotto e distribuito eventi per FAO (Food and Agriculture Organization of The United Nations)- Progetto SAFA per la Commissione Europea a Bruxelles (Bruxelles Champetre 2012), per il Ministero delle Politiche Agricole (Biofach - Norimberga 2003 – Cheese – Brà 2011), per le Amministrazioni regionali della Valle d’Aosta, dell’Emilia Romagna, della Lombardia, del Veneto, della Toscana, del Lazio, delle Marche, dell’Umbria, e del Trentino; per gli enti dei parchi nazionali del Pollino, delGran Paradiso, delle Foreste Casentinesi e delle Cinque Terre e per circa 30 parchi naturali regionali italiani.
Koinè, ogni anno, realizza circa 10-15 nuove produzioni teatrali, sia su tematiche alimentare, agricole e ambientali, che su tematiche completamente differenti (dalla smaterializzazione di documenti cartacei alla storia della vita del Pinturicchio).L’atteggiamento dei soggetti coinvolti diventa debole e permeabile alle informazioni che giungono dal contesto; l’attività drammaturgica conseguente coniuga tali elementi con testi creativi, utilizzando strumenti comunicativi prettamente teatrali.
Questa attività di rappresentazione ha avuto il maggior sviluppo attorno a tematiche di carattere agricolo e ambientale, ma attraverso questa modalità di comunicazione la compagnia ha rappresentato anche eventi speciali su testi di leggi, architetture rinascimentali, tematiche sociali come la relazione tra le generazioni, la sacralità e le modalità di vita ad essa connesse, morfologie lacustri, combinazioni astrali, progetti di riqualificazione urbana ed altro ancora.
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Panini utilizzava il teatro come dispositivo cognitivo capace di rendere dinamica la coscienza dello spettatore attraverso azioni dirette, esperienziali. A partire dai primissimi anni Ottanta, ha proposto e realizzato performance e happening futuristi e patafisici ma anche spettacoli imponenti e pervasivi, ispirati alle Teorie della Complessità, con soluzioni multimediali che hanno siglato la ricerca del performing media.

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